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Ha la meningite, la curano per vasculite: risarcita con 80 mila euro

Arrivò all’ospedale Moscati di Aversa, in provincia di Caserta, con febbre quasi a 40, dolori e mancamenti e con lividi sui gomiti sulle braccia. Ma una catena di errori di diagnosi e cure ha condannato Maria Iavarone, oggi 27enne, a pesanti rinunce e a una invalidità fisica.
L'Asl di Caserta è stata condannata al risarcimento danni per danni fisici, morali, estetici e biologici in favore di Maria per un importo di 80 mila euro.

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Luciano Palermo

Le interviste

La mia intervista a MattinaLive: La storia di Antonio, deceduto per una diagnosi sbagliata

La storia di Antonio Del Prete è un triste esempio di mala sanità che ho seguito come avvocato. Antonio, un uomo sano e lavoratore, si è recato al pronto soccorso con forti dolori addominali, ma i medici hanno diagnosticato erroneamente una lombalgia senza eseguire esami approfonditi. Dimesso con una terapia inadeguata…

La mia intervista a Radio Capri: La storia del sig. Del P.

Il signor Del P. soffriva di una peritonite, ma i medici la scambiarono per una banale lombalgia e lo rimandarono a casa, senza effettuare gli accertamenti indispensabili. Solo quindici ore dopo, Antonio fece ritorno al pronto soccorso, ormai in condizioni critiche. Era troppo tardi: nonostante gli sforzi del personale sanitario, non riuscirono a salvarlo.

Diagnosi errata e negligenza medica: giustizia per il sig. Del P.

Il sig. Del P. aveva una peritonite, ma i medici scambiarono quella grave condizione per una semplice lombalgia, rimandandolo a casa senza eseguire gli accertamenti necessari. Quindici ore dopo, Antonio tornò al pronto soccorso in condizioni ormai disperate, ma purtroppo non ci fu più nulla da fare. Nonostante i tentativi dei sanitari, perse la vita.

Un caso di grave negligenza sanitaria: la vicenda del sig. Del P.

Nel corso della trasmissione ho avuto modo di raccontare uno dei tanti casi di mala sanità che purtroppo continuano a verificarsi nella nostra regione. Si tratta della vicenda del sig. Del P., conclusasi recentemente con una sentenza di condanna e un risarcimento riconosciuto ai familiari della vittima.

Intervista a Radio Marte - Meningite curata come Vasculite

Diagnosi medica sbagliata, Maria perde le dita a 21 anni. La notte tra il 12 e il 13 febbraio del 2018, Maria, 21 anni, napoletana, finì lasciata in Pronto soccorso per ore. Dopo 5 ore finalmente sono eseguite le analisi del sangue e i medici normanni si rendono conto di avere di fronte una severa infezione

Intervista su Televomero - Meningite curata come Vasculite

Aversa, affetta da meningite: perde dita per diagnosi sbagliata, sarà risarcita. Il mio intervento su televomero. È la storia di Maria Iavarone 21 anni, napoletana che la notte tra il 12 e il 13 febbraio del 2018 venne lasciata in Pronto soccorso per ore prima di ricevere le cure del caso.

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Luciano Palermo - Studio Olmo

I nostri ultimi casi

Caso di peritonite da perforazione intestinale (sig. Del P.)

Nel dicembre del 2018, il sig. Del P. veniva accompagnato al Pronto Soccorso di un Ospedale della provincia di Napoli, con forti dolori addominali.Veniva visitato dai sanitari e, senza alcun esame diagnostico, veniva dimesso con una semplice prescrizione di ‘visita ortopedica’ e controllo clinico a domicilio con il medico curante. Dopo qualche ora il sig. Del P. rientrato a casa, iniziava nuovamente a lamentare dolori all’addome e, ilgiorno dopo, a causa dei forti dolori perdeva coscienza e veniva nuovamente trasportato in emergenza alPronto Soccorso. In questa seconda occasione veniva praticata una radiografia all’addome che rilevava una ‘perforazioneintestinale con versamento’.Veniva disposto intervento chirurgico urgente e non differibile. Tuttavia, aggravandosi le condizioni cliniche, il sig. Del P. decedeva con arresto cardiaco appena trasportato in sala operatoria. Risultano evidenti, nel caso in esame, la superficialità, la negligenza, l’imperizia dei sanitari del primosoccorso con una assenza totale di diagnosi, che […]

Caso di distacco di retina (sig.ra Gina)

La sig.ra Gina nel mese di ottobre del 2021 si recava al Pronto soccorso di un noto Ospedale di Roma dove le veniva diagnosticata, senza alcun esame diagnostico, un “ distacco posteriore del vitreo” con necessità di intervento “non immediato”. Veniva prescritta terapia per distacco del vitreo (in medicina oftalmica non esiste alcuna terapia per distacco del vitreo). Dopo qualche giorno le condizioni della sig.ra Gina si aggravavano, recandosi allo stesso Pronto Soccorso, le veniva diagnosticato un distacco della retina all’occhio sinistro con successivo intervento di vitrectomia.Tale intervento, tardivo, provocava, poi, una maculopatia con conseguente perdita della vista. Se la rottura della retina fosse stata tempestivamente diagnosticata, già in occasione del primo ProntoSoccorso, si sarebbe certamente evitato il distacco della retina con le opportune tecniche qualificate per ilcaso.Olmo Studio sta affrontando una importante azione di risarcimento danni in favore della sig.ra Gina, per le gravi negligenze […]

Caso di chirurgia ortopedica al gomito ( sig Br)

Il sig Br. nel giugno del 2017 a seguito di una frattura del condilo-omerale e lussazione del gomito sinistro, si sottoponeva ad intervento chirurgico (in un noto ospedale di Napoli) di riduzione e osteosintesi della frattura con fili di Kirschner. Dopo alcuni mesi di terapie e controlli, il sig. Br. presentava una rigidità permanente al gomito sinistro con una significativa riduzione delle capacità a svolgere le ordinarie attività quotidiane. Gli esami successivi evidenziavano la diastasi della pregressa frattura e lo scarso consolidamento. La diagnosi definitiva sarà di una deformazione della morfologia del gomito sinistro e osteosclerosi con gravi limitazioni articolari. L’ intervento effettuato (fili di Kirschner) è riconosciuto, in letteratura scientifica, come intervento routinario con un elevato tasso di successo e ottimo recupero della funzionalità dell’arto interessato. I danni permanenti riportati dal sig. Br. sono stati causa di un errore nell’allineamento dei frammenti ossei interessati dalla […]

Caso di emorragia cerebrale con conseguente stato di coma ( Sig. Vitale)

Il sig. Vitale nel maggio del 2009, a seguito di trauma cranico in strada, veniva soccorso dai sanitari del 118 e trasportato al Pronto Soccorso dell’ Ospedale S.G. di Napoli con diagnosi, alle ore 10:00, di “stato soporoso in alcolista”. Il paziente veniva tenuto in osservazione generale, ma solo alle ore 19:00, dopo 9 ore, veniva eseguita la TAC che rilevava una emorragia cerebrale con conseguente stato di coma del paziente. Il sig. Vitale veniva, ormai tardivamente, sottoposto a intervento chirurgico di rimozione della massa ematica. Perpetrandosi poi lo stato di coma, il sig. Vitale decedeva con arresto cardiaco. Olmo Studio ha ottenuto una sentenza di condanna dell’ASL e della compagnia assicurativa al risarcimento danni di oltre €400.000 in favore dei parenti della vittima.

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